Isola dell’Asinara: paradiso della Sardegna!

Isola dell’Asinara: paradiso della Sardegna!

l Parco nazionale dell’Asinara è un’istituzione nata recentemente, per la precisione nel 2002, anche se la volontà di trasformare l’Isola dell’Asinara in un Parco Protetto è sorta molto tempo prima. L’idea risale agli anni sessanta, ma la chiusura al pubblico è rimasta attiva fino al 1999.

 

Prima di diventare Parco Protetto, l’Asinara è stato un lazzaretto e una colonia agricola. Successivamente si è trasformato in prigione di guerra, dove venivano trasferiti i prigionieri. Più tardi è diventato un carcere di massima sicurezza.

Il carcere dell’Asinara ha ospitato un gran numero di mafiosi e brigatisti. Questo tipo di utilizzo dell’isola l’ha resa unica e particolare, dominata dalla natura incontaminata.

 

Le prime idee di trasformare l’Isola dell’Asinara in qualcosa di diverso nacquero negli anni sessanta, vennero approfondite negli anni ottanta per giungere infine alla perimetrazione del Parco nel 1997, quando il carcere venne chiuso.

 

Il processo di creazione del Parco Nazionale dell’Asinara ha perciò richiesto molto tempo e l’accesso all’isola è comunque controllato, al fine di preservare le unicità dell’isola, capace di suscitare emozioni profonde nei visitatori.

Nell’isola vivono circa 80 specie di animali. Simbolo del Parco è l’asinello bianco, assieme alla Tartaruga marina, per la difesa della quale è stato aperto un centro di Recupero delle Tartarughe marine. Tra gli altri animali troviamo i cinghiali, la lepre sarda, il falco pellegrino, il barbagianni di Sardegna e altri volatili.

L’isola si compone di una distesa di pascoli, di macchia mediterranea con arbusti bassi e alberi. Il paesaggio è costellato di ruderi di abitazioni, mentre la costa presenta stupende calette, contornate da piante di finocchio selvatico e ginestrino della scogliera.

Le spiagge dell’Asinara

 

L’isola dell’Asinara è ricca di calette molto affascinanti. Tra le più famose ci sono:

  • Cala d’Arena, sovrastata da un torretta aragonese è la prediletta dai visitatori, che la considerano la più bella di tutta l’isola. Bagnata da un’acqua limpida e trasparente, possiede una spiaggia bianchissima;
  • Cala Sant’Andrea, ha una notevole rilevanza naturalistica, con un mare turchese incontaminato e una spiaggia bianca. La si può raggiungere solo se accompagnati da una guida del Parco;
  • Cala Trabuccato, importantissima per la sua rigogliosa vita sottomarina è circondata da collinette ricoperte da macchia mediterranea. La si può raggiungere via mare, ma è vietata la balneazione. Nelle sue acque ci sono esemplari rari di molluschi giganti come il mollusco bivalvo di Pinna Nobilis, che può raggiungere il metro di lunghezza;
  • Cala Reale, per escursionisti e semplici visitatori è il trampolino di lancio per l’esplorazione dell’isola;
  • Punta Barbarossa, è piccolissima e generalmente è usata come punto di partenza per le immersioni. Il suo fondale è unico! Vi troviamo una grande quantità di anfore di epoca romana e pesci variopinti.
  • Cala d’Oliva, punto di attracco per le barche che giungono da Stintino e Porto Torres. Possiede due splendide spiagge a sud e a nord del promontorio.
  • Cala Sabina, si trova nell’estremo est dell’isola possiede un mare magnifico che regala suggestioni indimenticabili. Questa è una delle poche spiagge dove è consentito fare il bagno.

 

Luoghi da visitare all’Asinara

 

Borgo di Cala d’Oliva, unico paese dell’isola, possiede un bar ristorante, un Ostello per soggiornare, una chiesa. Sulle colline sopra il Paese c’è l’ex-colonia penale e anche il bunker dove fu detenuto Totò Riina. All’interno del vecchio carcere c’è un piccolo museo e tutta l’area è visitabile. Attorno a Cala d’Oliva ci sono diverse spiagge come Cala dei detenuti, Cala Sabina e Cala Giordano.

Area di Fornelli, dove si trova uno dei tanti carceri presenti sull’isola, ora non più visitabile e in stato di abbandono. La strada che porta a quest’area è stupenda con viste e paesaggi mozzafiato, intercalati da ex campi di prigionia e ossari.

Cala Reale, piccolo porto dell’isola dove attraccano le imbarcazioni che giungono da Porto Torres. Qui troviamo Il Palazzo Reale, appartenuto ai Savoia, che ora ospita la sede del Parco Nazionale dell’Asinara. Nei pressi troviamo il Centro di Recupero delle Tartarughe marine, dove è possibile visitare le tartarughe in cura. Sempre qui troviamo la FarmAsinara, dove vengono prodotti cosmetici naturali utilizzando le piante tipiche dell’isola e il latte di asina.

Come visitare l’Asinara

 

Sull’isola è possibile scegliere tra una grande varietà di mezzi per visitare il Parco! C’è solo l’imbarazzo della scelta!

A piedi, se amate camminare, seguendo uno dei 9 sentieri presenti sull’isola. Non tutta l’isola è visitabile, nemmeno a piedi, in quanto ci sono delle zone di Riserva totale, dove non è possibile entrare. É sconsigliato muoversi a piedi durante i mesi più caldi, per la scarsità di punti di ristoro e di alberi sotto cui ripararsi.

In bici, nolleggiandole a Fornelli e a Cala Reale. L’isola presenta diverse collinette, per cui per godere dei paesaggi senza essere totalmente sopraffatti dalla fatica è consigliato arrivare allenati! Anche in questo caso evitate questo mezzo nei mesi più caldi.

Con la macchina elettrica, ne trovate a noleggio a Cala Reale di piccole dimensioni a 2 o 4 posti. Ovviamente ce ne sono poche a disposizione, per cui è consigliato prenotarle in anticipo!

In Jeep 4X4, accompagnati da Guide Ambientali Geomarine. Questo è uno dei modi più suggestivi di visitare l’Asinara, che certamente non dimenticherete!

In Autobus, grazie a un servizio che collega Cala reale, Fornelli e Cala D’oliva, disponibile da luglio a settembre.

In barca a vela, questo mezzo fornisce una prospettiva diversa dell’isola e inoltre consente di fermarsi in calette altrimenti irraggiungibili!

Come raggiungere l’isola dell’Asinara

 

Si può raggiungere l’isola partendo da due località diverse:

da Stintino I traghetti che partono da qui sono gestiti da più compagnie. Partono da Tanca Manna e arrivano al Porto di Fornelli;

da Porto Torres: i traghetti che partono dalla banchina ex Dogana a Porto Torres  giungono in un’ora e un quarto di navigazione a Cala Reale. La compagnia che effettua il trasporto è la Delcomar.

Per chi vuole arrivare con la propria barca a vela, tenga presente che è necessario avvisare per tempo la guardia marina. La barca può essere ormeggiata in appositi campi boe esterni, da cui partire con un tender per sbarcare sull’isola.

Per chi possiede una barca a motore, sono disponibili due corridoi di accesso che portano al campo boe di attacco, da cui raggiungere l’isola con un tender.

 



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