Situate a Capo Caccia, è possibile raggiungerle con i barconi dal mare oppure direttamente da terra attraverso la ripida e suggestiva scalinata, chiamata “Escala del cabriol”, con 656 gradini.
Le spettacolari e suggestive grotte sono state scavate dalla forze erosiva dell’acqua dolce.
Le grotte di Nettuno sono molto grandi, si estendono per circa 4 chilometri ma, per motivi di sicurezza, i turisti possono accedere solo ad una parte di esse.
Queste sono una meta ricercata da turisti provenienti da tutto il mondo, ma anche motivo di studio per gli speleologi, gli unici che possono accedere agli anfratti più segreti.
Un incantevole borgo, dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. Nel quartiere storico di sa Costa, troviamo case variopinte che si inerpicano sul colle di Serravalle, dominato dal Castello dei Malaspina. Da qui è possibile ammirare il panorama di tutta la cittadina.
Le spiagge dove potersi rilassare e fare un bagno di sole sono s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu.
Piscina Naturale di Cane Malu: É un luogo meraviglioso e unico ne suo genere, amato dagli abitanti del luogo che vi accorrono per farvi passeggiate, nuotate e tuffi nella sua acqua turchese. Il fondo, dove si riesce a toccare, è scivoloso e abitato da ricci. É perciò consigliato indossare delle apposite scarpette.
Per gli amanti del trekking e del birdwatching consigliamo una visita al Parco Biomarino di Capo Marrargiu e alle riserve naturali di Monte Mannu e Badde Aggiosu.
Bosa dista 40 minuti di macchina da Alghero.
Si tratta della più vasta necropoli della Sardegna prenuragica ed è situata nell’entroterra di Alghero.
Fu scoperta casualmente nel 1903 durante gli scavi per la costruzione di una casa colonica. Furono in quell’occasione trovati un cranio umano e un vaso tripode. In seguito ad ulteriori scavi vennero alla luce 38 domus de Janas, strutture sepolcrali preistoriche costituite da tombe scavate nella roccia. L’area sepolcrale si divide in due zone: la prima si trova in una zona pianeggiante e contiene sette tombe, la seconda si trova su una piccola collina e ne contiene 31.
Gli accessi alle domus sono di due tipi: uno a “dromos”, cioè con un corridoio a cielo aperto e l’altro a “pozzetto”. Esse possiedono una pianta irregolare e celle curviline e sono decorate con rilievi legati al culto dei defunti.
Il nome, Angelo Ruju, è quello del proprietario della tenuta in cui furono scoperte.
L’isola dell’Asinara è un Parco Nazionale (www.parcoasinara.org), raggiungibile con un servizio di linea marittima che parte dal porto di Alghero, da Porto Torres oppure da Stintino. I biglietti si acquistano direttamente sul posto.
In seguito al lungo isolamento, le spiagge dell’Asinara sono ancora incontaminate. Sono immerse nel verde della macchia mediterranea e frequentate dagli asinelli bianchi.
Una volta raggiunta l’isola, le escursioni vengono effettuate attraverso dei mini-bus o in 4X4, su percorsi misti(strade cementate e strade sterrate). Ciò consente ai visitatori di entrare in contatto con la flora, la fauna e con la storia di questo territorio.
Si tratta di un promontorio immerso nella macchia mediterranea. Il suo nome deriva da una torre saracena chiamata “Torre del Falcone”, ed era un vecchio baluardo difensivo.
La caratteristica di questo luogo è la convivenza di due paesaggi naturali molto diversi: a nord-est, di fronte all’Asinara, troviamo la spiaggia della Pelosa dall’aspetto “caraibico”, a nord-ovest la costa è rocciosa con strapiombi sul mare blu e profondo.
La spiaggia della Pelosa è situata nel golfo dell’Asinara, all’estremità nord-est di Capo Falcone ed è protetta dal mare aperto da una barriera naturale formata dai faraglioni di Capo Falcone, dall’isola Piana e dall’Asinara. L’acqua della Pelosa per questo motivo è sempre calma anche quando soffia il maestrale.
Di fronte alla spiaggia si trova l’isolotto (chiamato appunto della Pelosa) con la caratteristica torre aragonese edificata nel 1578 a difesa del litorale, che dà il nome alla spiaggia.
L’acqua ha un colore turchese ed è estremamente trasparente, mentre la sabbia è bianca e finissima.
Stintino dista 40 minuti di macchina da Alghero.
È un imponente promontorio di roccia calcarea che ricorda un gigante addormentato. È situato nell’estremità nord-occidentale della Sardegna che si affaccia sulla rada di Alghero e con l’altro promontorio di roccia calcarea di Alghero, punta Giglio, racchiude il grande golfo di Porto Conte. Per la sua posizione è dotato di un faro che grazie alla sua posizione in altezza, 186 metri s.l.m è uno dei più visibili a distanza, circa 34 miglia, di tutta Italia e del Mediterraneo. Noto per la presenza delle Grotte di Nettuno
Come arrivare
Esistono a oggi due modi diversi per approcciare Capo Caccia e le Grotte di Nettuno. In macchina, partendo da Alghero in direzione Fertilia, si seguono le indicazioni per Capo Caccia e in barca, partendo dal porto di Alghero con le compagnie che effettuano le escursioni via mare, si arriva direttamente alle Grotte.
Altri punti salienti nelle vicinanze includono l’importante Villaggio nuragico di Palmavera, e la città mineraria abbandonata dell’Argentiera.
Tutti questi sono completati da altre piccole città medievali e villaggi di pescatori, accessibili seguendo le incantevoli strade piene di paesaggi idilliaci della Sardegna.
Per coloro che desiderano trovare modi più divertenti per trascorrere il tempo ad Alghero, la città è anche una destinazione ideale per lo shopping e la vita notturna, oltre ad essere rinomata per la sua cucina deliziosa e conveniente.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.