18 Mar Nuraghe di Palmavera
La Civiltà dei Nuraghi
La civiltà nuragica è nata e si è sviluppata in Sardegna tra l’età del bronzo e il II secolo d.C.
Essa prende il nome dai nuraghi, costruzioni megalitiche a forma di cono, che collegate tra loro, formavano piccole fortezze che avevano il compito di difendre il villaggio fatto di capanne. I Nuraghi si diffusero rapidamente in tutta la Sardegna e divennero il centro della vita sociale.
Nuraghe deriva dalla parola nur, di origine pre-indoeuropea, che significa ammasso di pietre cavo. Questo termine è presente nei nomi di zone o di comuni sardi. Ricordiamo la regione della Nurra, vicino ad Alghero, e paesi come Nurri, Nurachi ecc. Nei pressi di queste zone ritroviamo numerosi nuraghi.
I nuraghi venivano costruiti utilizzando pietre naturali incastrate una sull’atra a secco, cioè senza l’utilizzo di materiale legante, come la malta. Alla base della costruzione venivano posti i massi più grandi e a salire la grandezza delle pietre si riduceva mano mano.
L’ingresso era generalmente posto a sud-ovest. Attraverso un corridoio si giungeva ad una camera centrale di forma circolare. Il soffitto era costituito da una cupola ad anelli concentrici.
A cosa servivano i nuraghi?
Il dibattito in merito alla funzione dei nuraghi è ancora altamente controverso.
Storici ed archeologi hanno sviluppato diverse teorie sull’uso dei nuraghi. C’è chi propende per l’uso militare, chi per quello civile, religioso o per la sepoltura dei defunti. Risulta molto difficile fornire una risposta corretta, in quanto mancano prove certe a supporto di una teoria rispetto alle altre.
I nuraghi inoltre, hanno subito una grandissima evoluzione nel corso del tempo, passando dalle prime rudimentali costruzioni alla classica forma dal tronco a cono, per giungere infine a divenire vere e proprie regge nuragiche. Di certo queste costruzione non svolsero un’unica funzione, ma molteplici funzioni.
Funzione difensiva: assume valore considerando la loro ubicazione su alture e la conformazione della costruzione con fenditure da cui potevano lanciare le frecce gli arcieri.
Raccolta delle provviste considerato il microclima presente all’interno dei nuraghi, questo risulta favorevole alla conservazione delle scorte di cibo
Abitazione
Culto la scarsità di luoghi di culto ha portato qualche studioso a ritenere che i nuraghi dovesse svolgere questa funzione. In realtà i popoli nuragici avevano un areligiosità naturalistica, che pertanto potreva essere esercitata presso fiumi, boschi e grotte… in mezzo alla natura.
I nuraghi di Palmavera
Il complesso nuragico di Palmavera è uno dei siti nuragici più importanti, la sua nascita e sviluppo sono avvolti nel mistero. Il sito risale a circa 4000 anni fa ed è stato scoperto nel 1905.
Le nuraghe di Palmavera si trovano su un promontorio ad Alghero, all’interno del Parco di Porto Conte e distano poco più di un km dal mare.
Si stima che questo villaggio nuragico possedesse in origine circa 200 capanne circondate da un muro di cinta di forma pentagonale costruito con grossi blocchi di arenaria e roccia calcarea. Attualmente è possibile visitare solo un quarto del corpo originario del villaggio, essendo pervenuti fino a noi i resti di sole 50 capanne.
Nel corpo centrale ci sono due torri, una principale e una secondaria e una la parte restante di un bastione. Solo la torre principale si è conservata nella sua interezza ed è pertanto possibile visitarla internamente. Il complesso di Palmavera ha avuto diverse fasi di costruzione.
La prima fase che va da XV al XIV sec a.C.vede la costruzione di una torre con una stanza centrale con copertura a Tholos. La torre è alta 8 metri e possiede una scala interna che portava al livello superiore e al terrazzo.
La seconda fase è iniziata nel IX sec vede la costruzione di una seconda torre che si collegava alla prima tramite un corridoio e ne condivideva il cortile. A questo secondo periodo risale la costruzione della Capanna delle Riunioni, dalle dimensioni più grandi rispetto alle altre avente un ruolo politico-religioso. Al suo interno è possibile ammirare il seggio-trono del capo del villaggio costruito in arenaria e una specie di panca che segue tutto la circonferenza della stanza, dove si sedevano le persone più influenti del villaggio. Sempre all’interno di questo edificio si può osservare un modellino di nuraghe. Qui si tenevano i dibattiti, i confronti, ma era anche un luogo di culto.
Nella terza fase che va dal IX all’VIII sec a.C. venne costruito il muro perimetrale che possedeva quattro torri.
La fine della vita nel villaggio risale all’VIII sec a.C., quando venne distrutto da un incendio.
I reperti trovati a Palmavera, come vasi, lucerne, resti di cibo sono esposti nel Museo archeologico di Alghero e al Museo archeologico di Sassari.
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Come arrivare al villaggio di Palmavera:
Da Alghero prendere la strada in direzione Fertilia.
Successivamente imboccate la Strada Statale 127 bis verso Porto Conte-Capo Caccia.
Percorsi circa 4 km troverete l’ingresso del Villaggio nuragico, sulla destra.
Orari di Apertura
Il sito archeologico è aperto tutto l’anno, meno che a Natale.
- Aprile ad Ottobre dalle ore 9 alle ore 18
- Maggio a Settembre dalle ore 9 alle ore 19
- Novembre a Marzo dalle ore 10 alle ore 14
Accedendo al Sito ufficiale del complesso nuragico di Palmavera è possibile conoscere i prezzi.
Per informazioni e per prenotare visite guidate:
COOP. SILT
M +39 329 4385947
e-mail: silt.coop@tiscali.it – info@coopsilt.it | www.coopsilt.it